venerdì, febbraio 01, 2013

La civiltà nell'inciviltà

Lunedì mattina stavo tornando da Torino. Volo in ritardo ma ancora peggio la situazione alla fermata del treno dentro l'aeroporto Fiumicino. Quasi tutti i lunedì a Roma i treni regionali sono in ritardo.
Questo lunedì non si erano fregati il rame dai binari ma comunque c'era una mezz'ora di ritardo.
Fortunatamente la mia ditta ci concede permessi ore da gestire per ritardi e partenze, diciamo così.
Ma una persona che ha un appuntamento, una firma dal notaio, un colloquio, una visita peggio ancora.
Comunque in questa piccola inciviltà ho aspettato il treno e quando  son salito mi sono preso un posto comodo (per poco) e ho iniziato a sbuffare come mio solito :-)
Dopo poco si è seduto un ragazzo a fianco a me. Un po' invadente. Ma mi sono stretto e spostato un po' sul lato libero dei seggiolini. E' lunedì... lasciamo correre.
Il treno si è riempito verso il centro e poi svuotato, come di consuetudine.
!Alla fermata tiburtina il signore a fianco al ragazzotto si alza e sta per scendere. Il ragazzotto gli allunga la mano con una cartaccia in mano e lo gela:
"E' sua questa?!"
L'uomo sembra disturbato, offeso
"L'ha buttata lei no?" incalza il ragazzo
L'uomo tenta di fare il duro con lo sguardo per tre secondi poi molla e rassegnato prende la cartaccia che aveva buttato sul sedile. La prende con una faccia tra il colpevole e l'offeso... come se fosse normale, anche se sei su un treno in ritardo, sporcare e farti i fatti tuoi.
Uscendo un signore va dal ragazzo e gli fa i complimenti e tanti bei discorsetti.
Ineccepibile. Cosa giustissima da farsi.
Io l'avrò fatto pochissime volte in vita. Dico riprendere qualcuno, non buttare la carta!
Eppure andrebbe riacceso questo fuoco della civiltà.
Per fortuna ci sono giovani che sono stati educati diversamente da come la consuetudine dipinge Roma e i romani.
Però quel signore purtroppo è romano, di quelli incivili.
 

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