lunedì, dicembre 22, 2008

Vodafone e i soliti furbetti

Nessuno regala niente per niente.
E' inutile sperare che il mercato cambi, che il marketing abbia una coscienza etica. Lo slogan è sempre lo stesso: "pagherete caro, pagherete tutto".

Sabato, per la prima volta nella mia vita ho deciso di attivare la Christmas Card, la carta servizi che a natale fa inviare sms gratis della Vodafone, a 5 euro. Non so perchè proprio quest'anno... l'ho capito dopo, però la pubblicità era tanto invogliante...
La ragazza al negozio non sapeva nemmeno come funzionava; mi ha detto solo che con una ricarica da 15 euro era gratis e di chiamare il 190! Che sforzo. Dal sito di vodafone trovo che dovevo chiamare il 42070.
Ho chiamato.
La voce guidata mi spiega il tutto. Dopo aver scelto il servizio mi avverte che al termine della promozione (a gennaio) mi sarà attivato il servizio "pinco pallo messaggi gratis" al costo di 6 euro al mese!
COSAAAAAA?
La voce guidata mi chiede di premere 1 per continuare oppure 2 per un'altra cosa opzionale. Un tasto esci non esisteva!
Ho incrociato le dita e premuto 1. Richiesta di attivazione inoltrata. Ma porc... ...
La voce guidata dice che appena mi attiveranno la carta servizi mi arriverà un messaggio con il numero da chiamare per disattivare il servizio "pinco pallo messaggi gratis" da 6 euro.
Oggi dal sito 190 "fai da te" scopro che la la Christmas Card è già attiva ma l'SMS non mi è mai arrivato.
Poi penso: per disattivare un servizio devo averlo prima attivato, quindi questi 6 euro li perderò sicuro. Complimenti al mio operatore e ai soliti furbetti. Tipo l'ultima offerta "sky gratis per 3 mesi in prova": in piccolo c'è scritto che se distici paghi una specie di mora, un po' come se avessi recesso il contratto prima. Ma non era in prova?
Poi mi chiedono perchè parafraso "Addio Mamma Roma" di Remo Remotti...
perchè questa è ancora l'Italia de "I mostri", dei furbetti, dei palazzinari, degli amici del quartierino, dei favori, dei prodotti scaduti e riconfezionati, etc.
Solo che dopo 35 anni abbassi un po' la guardia perchè è stancante essere sempre in difesa verso i furbacchioni. No? Non ci meritiamo di essere cittadini tranquilli ogni tanto?

venerdì, dicembre 05, 2008

Pagare meno di affitto

Settimana scorsa parlavo con un amica di Bologna. Mentre passeggiavamno non so perchè gli ho chiesto quanto pagasse di affitto. La sua risposta è stata: "l'anno scorso 650€, quest'anno 370!".
Come?!
Me la sono fatta ripetere perchè suonava strano; eppure era così, aveva detto proprio 370€.
Come si fa a pagare meno di affitto, nella stessa casa?
Si chiede di passare da canone libero (che decide arbitrariamente il proprietario) e il canone concordato.
Il canone concordato si base su tabelle presenti normalmente in comune, dove vengono riportati i REALI valori degli immobili. Se il vostro proprietario di casa li adotterà e depositerà il contratto con questa forma risparmierà di tasse ben il 45%!!! Avendo questo sconto dallo stato si può ridefinire alla base il prezzo proposto agli affittuari. Ora 650€ che diventano 370€ ha tutto un altro suono, perchè si può!
La durata di contratto rispetto al vecchio 4+4 è un 3+2. Anche più logico visto che l'affitto ci si augura sia temporaneo (verso il mutuo).
La legge ha fatto nascere questa nuova formula era destinata per le città ad alta tensione abitativa, ma da qualche anno sembra estesa anche al resto del territorio.
Vuoi mettere spendere quasi la metà di affitto? Anche per gli studenti che spendono 400€ per una stanza!!! Con 400€ potrebbero prendersi un monolocale in periferia.
Il canone concordato è una rivoluzione che spinta e va pubblicizzata.
Un primo link: http://www.unioneconsulenti.it/print.php?sid=1308

martedì, novembre 04, 2008

Tin.it resuscita la posta di due anni fa!

Incredibile a volte l'aggiornamento di un sito, cose impensabili...
Pomeriggio Virgilio ha rilasciato l'applicazione web per gestire la casella di posta online. Non voglio raccontare dell'impatto o le novità che ho incontrato con la mia casella tin.it ma dello stupore nel vedere di nuovo online la posta a partire dal 2006!


Nella nuova versione oltre alle mail da leggere ancora viene mostrato (finalmente!) il totale delle mail presenti sul server. Con mio grande stupore oggi ho letto un numero esagerato: 2745. Ma non sono un po' troppe? Sabato ho scaricato sul pc di casa almeno 500 email di inizio 2008... Dovrei averne in rete ancora un migliaio, mumble mumble, come è possibile?
Controllando l'ultima pagina delle email ho scoperto questo: la tin mi ha restituito quasi 1500 email già scaricate dal server! E parliamo di posta addirittura del 2005 a sprazzi per poi ridarmi tutto da febbraio 2006. Ora mi toccherà ricancellarle tutte altrimenti le avrò doppie sul pc.
Ma a virgilio se ne saranno accorti che hanno sbagliato a fare il restore?
Si saranno riattivati anche indirizzi di posta cancellati da un po'?
Chi lo dice al vostro psichiatra che un banale restore vi ha ributtato indietro di due anni, tra annessi e sconnessi?

giovedì, ottobre 30, 2008

Audiweb e il business dei log operator

L'altro giorno shinystat, il noto servizio di contatori per accessi, ha mandato una mail a tutti gli iscritti comunicando che l'azienda era stata aggiunta tra i provider censuari di AUDIWEB.
Di cosa stiamo parlando?
Audiweb è una società che, al pari dell'AudiTel e di AudiRadio, raccoglie i dati dell'audience online. Non solo con interviste, ma direttamente attingendo dai dati di fornitori di servizi internet, come ISP o banche dati di provider censuari.
Chi l'ha fondata?
L'associazione degli editori online, l'associazione degli investitori pubblicitari e l'associazione delle aziende e dei centri media; sono Fedoweb (50%), Upa(25%) e Assap (25%).
Gli editori online insomma raccolgono dati e li rivendono (a caro prezzo) sul mercato; un'azienda che deve investire su internet o fare analisi di mercato analizza i dati e torna dagli stessi editori (ma con un vestito diverso) e gli da altri soldi per riempire i suoi siti di pubblicità o servizi.
La stessa cosa succede un po' con il MusicControl per la musica, manovrato dalle stesse case discografiche.
Il business grosso dei prossimi anni sarà in mano a questi operatori che hanno i dati delle nostre navigazioni, che tracciano le nostre abitudini e ci propongono ciò che già abbiamo.
Soldi per sviluppare nuove idee zero. Soldi per ingrassare il cappone da fare a natale quanto basta.

martedì, ottobre 28, 2008

Il kit per il fungo in casa


Tra i piccoli hobby che ho, o meglio coltivo, ci sono le piante. Ho un buon pollice verde e spazio da piante da frutta a piante ornamentali prediligento cactus e bonsai. Una volta anche con le rose andavo forte ma da un po' non mi scescono più.


Oggi mi hanno mandato il link di un sito che vende semi online. Mentre decidevo se comprarmi i semi della pianta del cotone o della piante delle uova (melanzane ovali) ho visto il link per i micelio di funghi.
"I chiodi di micelio sono cilindretti di legno su cui è stato allevato micelio di fungo".
Praticamente si fa un buco col trapano in un legno, gli si inserisce nel buco questo chiodo e si infila in una busta di blastica. Finito il periodo di incubazione, o come dico io di ammuffamento, il tronchetto viene messo in giardino o "in un angolo della casa" (ma voi siete matti! i funghi in casa!?) dove i funghi cresceranno in tutto il loro splendore.
Al di là che i kit in vendita non sono per far crescere porcini o tartufi (con quello che costano) mi sembra una cosa esagerata, quasi come la mia reazione. Ma si possono coltivare i funghi in casa?
Pare in tanti visto che alcuni articoli risultano esauriti.
Addirittura esiste la valigetta regalo a 24 euro: elegante valigetta, base in pioppo, barattolo di miceli e un ricettario esclusivo. Tempi di coltivazione e raccolta: circa 2/3 mesi! Un po' troppi.

Stasera mi farò tagliatelle ai porcini. Tempo di realizzazione 20 minuti. Sono sicuro che non sono porcini selvatici ma coltivati anche loro ma il kit del piccolo funghicultore nooooo!
L'ho già detto che mi faccio la birra in casa? ;-)

venerdì, ottobre 10, 2008

LA TV DIGITALE DELLA SINISTRA DIGITALE

Non è facile la mattina presto capire una pubblicità letta in metropolitana (piena di gente) su un free-press (pieno di errori). Una pubblicità che parla di YOUDEM.TV, la Tv che sei tu, dal 14 ottobre. Visitando il sito, infondo alla pagina si palesa tutto: YOU DEM, tu democrativo... è la nuova televisione del PD di Uolter Ueltroni e compagnia bella.
YouDem era la sezione video realizzati da CarpeDem, un progetto per la creazione di una rete di contributi, contatti, idee alla Democratica Manera (parafrasando Caparezza e la sua "Alla Molfettesa manera").
Il progetto si è sganciato e a Uolter e soci è venuto in mente di realizzarne una tv "indipendente" visibile sul web, su Sky e sui telefonini!
Insomma: se lo fa Zilvio lo faccio anch'io.
Ma c'è di più negli intenti e nei mezzi, altrimenti non mi infervoravo e questo post non esisteva.
L'idea è dare la possibilità a tutti gli iscritti al sito di inviare video per costruire una grande rete di cervelli, di opinioni, dibattiti, progetti per il futuro (fin qui andrebbe bene).
Però (1): i video saranno ceduti al PD che li potrà usare direttamente o attraverso società terze non ben identificate e farci (entrambi) quello che ne vogliono per sempre e dovunque (leggasi i termini d'uso sul sito).
Allora non è una SocialTv come viene scritto.
E' sfruttamento? Il solito volontariato da festa dell'unità?
Magari. Almeno in quelle occasioni incontri persone, c'è lavoro di squadra, l'ultimo giro di fornelli è per te e ti fa un super panino con la salamella, ti spilli una super birra...
YouDem è in fase beta, cioè si evolverà in base agli accessi, ai contenuti, agli iscritti; e va bè, piuttosto che non esserci e non assomigliare al PDL... meglio una fase transitoria iniziale per capire cosa fare dopo, come sempre.
Però (2): il PD fa questo sito, questa SocialTv, vuole sfruttare al massimo internet e la rete (gli studi televisivi dicono che sono su Second Life - non so se si rendono conto di certe affermazioni) e poi leggo su un blog Democratico che martedì 7 durante la "IX Commissione della Camera nell'ambito dell'Indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche" c'erano solo le associazioni dei consumatori e nessun politico del PD!
Ma stiamo scherzando?
Il primo punto da affrontare in questo progetto è il digital-divide, la mancanza di una rete seria che sta creando divisioni in base alle zone del paese, altrimenti si avrà un palinsesto di parte, solo dei più forti, i più connessi, i più alfabetizzati digitalmente.
Henry Ford disse: "C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti".

giovedì, ottobre 09, 2008

IL FUTURO DELLA MUSICA


Domenica, in tarda mattinata, come mi capita spesso vado al piccolo centro commerciale dietro casa a comprare qualcosa per il pranzo. Mi alzo tardi quindi la voglia di cucina è poca e mi faccio ispirare dagli scaffali.
Prima di entrare al supermercato passo da Giotto dove ci sono i CD in offerta. Domenica ho comprato i Perturbazione a 2 euro e Pacifico a 3 euro! 5 euro per due album di tutto rispetto che anni fa mi sarebbero costati 35 euro circa.
Com'è possibile? Ma allora la musica alla fonte davvero così poco? E' tutta speculazione?
La risposta è ovviamente SI, e mi spiego anche il perchè con un piccolo esempio.
Sui vari portali dove poter acquistare mp3 i prezzi sono pressochè identici: 1 euro a canzone, 10 euro 1 album intero.
Tenendo presente che il supporto ce lo metto io, la corrente e il pc ce li metto anche io, che la apple carica su un suo server solo 1 brano che viene scaricato decine di migliaia di volte (sempre a 1 euro) chi sta speculando sulla musica, chi la uccide veramente?
Quando dicono che vasco vende 1 milione di dischi si parla di 1 milione di "oggetti" fisicamente venduti (a caro prezzo). Ma il download digitale ha un rapporto 1 a X (ics) persone che se lo scaricano, e che quindi diventano automaticamente produttori. Perchè la sony o la siae non mi mandano a casa i bollini da appiccicare sul case del mio pc? Si chiama riproduzione meccanica anche la mia, sono una casa discografica-fonografica.
Premesso questo che futuro vorrei per la musica?
Ehhhhh, utopistico come sempre.
Verrà un giorno, non molto lontano, in cui saremo tutti connessi in rete a velocità adeguate per poter "seguire" in streaming un concerto a migliaia di chilometri da noi. Pagando un biglietto simbolico (un vaucher) avremo il canale-ip per ascoltarlo e REGISTRARCELO!
Quella sarà una delle nuove forme di diffusione della musica: live on demand. Tanto la musica da studio verrà regalata con il detersivo, è solo questione di cinque anni: il supporto "originale" ha esaurito le sue peculiarità, soprattutto le case discografiche intese come distributori è inutile che vendono plastica a 20 euro al pezzo! Non regge il passo con la società che va alla velocità della rete. In Italia i primi a sperimentarlo potrebbero essere Elio e Le Storie Tese, già campioni di innovazioni con il cd brulè.
Elio è il momento del Net-brulè.

lunedì, ottobre 06, 2008

INTERNET GRATIS


E' possibile navigare su internet, con una ADSL, senza pagare nulla? Pare di no.
A me è venuta in mente una soluzione, tutta da sviluppare, tutta da proporre, ma non così visionaria.

La mia idea è quella che ogni operatore fornisca un browser web con scolpito nel codice (quindi non modificabile dall'utente) una serie di parametri per connettersi su rete adsl a server dedicati, non pubblici dove la velocità è sempre in bilico. Senza il programma configurato e certificato utente-per-utente, niente segnale adsl gratis.
Questo browser sviluppato con web-kit (opensource) avrà integrato un sistema di pubblicità che il fornitore organizzerà in base alla navigazione della pagine, in maniera simile al sito di repubblica: per accedere alla risorsa prima un bello spot. Ed è questo il metodo per dare internet gratis: farlo pagare a qualcun'altro. AdWord, AdSense... AdNet! Editori di tutto il mondo chiedete lo SPOT-BROWSER. Aumenta la visibilità dei vostri prodotti e rende i navigatori un pò più ricchi.
Inoltre: gli operatori telefonici perdono continuamente clienti perchè escono nuove offerte della concorrenza. Dateci internet gratis e non vi molleremo più.
Se poi la telecom si decidesse di finire i lavori nel mio palazzo potrei anche vendergli questa idea in cambio del telefono che è un anno che aspetto (quasi due anni i miei vicini).

SPOT-BROWSER: advertising media navigator for free navigation.

domenica, ottobre 05, 2008

NON AMO FACEBOOK


Lavoro tanto sul computer e lavoro parecchio con internet. Quindi di applicazioni e portali web ne vedo e sento parlare tutti i giorni.
Ora la moda è Facebook. La moda più spaccaballe dell'anno!
Inizia a spaventarmi la quantità di gente che nei discorsi ci infila dentro un "ma tu ce l'hai un profilo su facebook? Dai che ti aggiungo ai contatti e ci scambiamo le foto e CHATTIAMO".
Me lo dice pure il collega di fronte a me al lavoro!
"Mi prendi in giro?" - gli rispondo - "mi hai davanti almeno otto ore al giorno e vuoi il mio contatto facebook? Ma te sei matto!".

Io il contatto su Facebook ce l'ho: dovevo fare un indagine, un confronto con myspace e mi stanno trovando! Ogni 2 settimane qualcuno che mi conosce e non sa che sono registrato mi trova... cioè si mette lì e pensa a tutti quelli che conosce e ci butta dentro i nomi dei conoscenti. A me sta cosa fa impazzire! Grazie per il pensiero ma state cercando su internet qualcosa o qualcuno che non c'è.
Probabile che mi sbaglio, che esagero spesso. Per ora non ho capito cosa ci si fa con facebook. Pensavo così anche di myspace e per 6 mesi dall'iscrizione non l'ho usato ma sono convinto che nei momenti di boom pubblicitario (o mediatico) meglio stare alla larga da questi mostri.

Ieri a cena ho raccontato (stranamente tutte persone che non hanno facebook) che entrando nella mia pagina-profilo mi vengono proposte persone che potrei conoscere. Mentre all'inizio mi proponeva solo persone che avevano studiato come me a Milano ora mi fa vedere un casino di gente che conosco davvero! La cosa più assurda è che c'è la sorella di una amica mia che non ha facebook a quanto mi risulta. Io l'ho conosciuta una volta ma da qui a dire che c'è un contatto diretto... (senza offesa Camilla)
Come si spiega questa rete di conoscenze "al buio"?
Mi hanno detto che se questa mia amica mi ha tra i contatti di messenger e ci sta pure la sorella, attraverso una ricerca apposita e l'inserimento delle password di MSN si possono trovare tutti i contatti comuni... più di una persona mi ha spiegato questo giochino: violazione della privacy?

Dalla mia indagine (diamo un senso a questo post) sono convinto che myspace resterà principalmente ad appannaggio dei musicisti e della musica (anche alla luce delle ultime partenership con le case discografiche) mentre facebook sarà mirato per le persone fisiche e punterà a creare una grande rete di conoscenze (non conoscienze).
Solo che... le mode passano la musica resta!

venerdì, ottobre 03, 2008

PIACERE PLEO

L'ultima invenzione (o l'ultimo mostro giocattolo) arrivato in Italia quest'anno si chiama PLEO.
E' un dinosauro cucciolo, "fratello" di Furby (stesso inventore) che costa la bellezza di 300 euro.
Tecnologicamente sembra davvero all'avanguardia; per me è un simulatore di vita artificiale (con sistema operativo aggiornabile). Se lo accarezzi è contento, se ci giochi interagisce, col tempo aumenta l'apprendimento e fa più cose... molto più di un giocattolo.
Glielo compro a mio figlio (a mio nipote)? Meglio di no.
Vedo già 300 euro distrutti in un colpo solo dopo 13 minuti che lo avrà in braccio.
Primo perchè ha bisogno due ore - dicono - per svegliarsi (?!?!?)
Secondo perchè l'apprendimento è una questione di tempo e Pleo non sarà subito interattivo o iperattivo come un bambino vorrebbe.
Terzo è delicato un po' in tutto: la pelle è in gomma fine (l'ho toccata per capire...), già un morso potrebbe romperla.
Quarto 300 euro! "echisselièpersi?"

Detto ciò arriviamo al motivo del perchè uno fa un post e si accanisce su un giocattolo così:
Pleo e' una buona soluzione per interagire con "qualcuno che sembri vivo e coccolone"
Questa frase (presa dal forum italiano) la trovo tristissima. Dove finiremo di questo passo?
Sostituire un animale vero con un "imitatore", cercare compagnia "elettronica", chiudersi in casa tra "bambole" di porcellana...
Perchè, attenzione, non è scritta da un bambino di 5 anni (mettiamo tra i 12 e i 42) questa frase.
Se l'umanità preferirà le simulazioni rispetto la realtà e il coraggio di incontrare e confrontarsi tra poco ci estingueremo o ci spegneremo emozionalmente... e ci potranno vendere qualsiasi cosa che la compreremo.

PS: PLEO credo derivi dalla parola Pleomorphis, cioè la qualità di avere o assumere forme diverse.

Il mio peluche

Qualche giorno fa ascoltavo Vic e Marisa su radio deejay. La Mary ha raccontato di avere ancora il suo peluche che stringeva a se da adolesc...