giovedì, ottobre 30, 2008

Audiweb e il business dei log operator

L'altro giorno shinystat, il noto servizio di contatori per accessi, ha mandato una mail a tutti gli iscritti comunicando che l'azienda era stata aggiunta tra i provider censuari di AUDIWEB.
Di cosa stiamo parlando?
Audiweb è una società che, al pari dell'AudiTel e di AudiRadio, raccoglie i dati dell'audience online. Non solo con interviste, ma direttamente attingendo dai dati di fornitori di servizi internet, come ISP o banche dati di provider censuari.
Chi l'ha fondata?
L'associazione degli editori online, l'associazione degli investitori pubblicitari e l'associazione delle aziende e dei centri media; sono Fedoweb (50%), Upa(25%) e Assap (25%).
Gli editori online insomma raccolgono dati e li rivendono (a caro prezzo) sul mercato; un'azienda che deve investire su internet o fare analisi di mercato analizza i dati e torna dagli stessi editori (ma con un vestito diverso) e gli da altri soldi per riempire i suoi siti di pubblicità o servizi.
La stessa cosa succede un po' con il MusicControl per la musica, manovrato dalle stesse case discografiche.
Il business grosso dei prossimi anni sarà in mano a questi operatori che hanno i dati delle nostre navigazioni, che tracciano le nostre abitudini e ci propongono ciò che già abbiamo.
Soldi per sviluppare nuove idee zero. Soldi per ingrassare il cappone da fare a natale quanto basta.

3 commenti:

Unknown ha detto...

E tu che hai Google Analytics sul blog e gli fornisci i dati dei tuoi navigatori? E poi gli vendi anche direttamente la pubblicità dal tuo blog con AdSense? Non hai letto il contratto di Google Analytics: Google ti regala il sistema (Urchin veniva venduto a centinaia di dollari)?

GiGi Bonisoli ha detto...

Si, uso alcune cose di google (adsense, blog e statistiche). Ma non sfrutto certo quei pochi dati che vedo per fare articoli mirati. Non penso nemmeno di essere di aiuto a google, credo di essere io a sfruttare lui per l'uso delle macchine e i servizi.

Giacomo Brunoro ha detto...

tutto sommato meglio essere "disturbati" da pubblicità di prodotti che ci potrebbero interessare piuttosto che da cazzate inaudite no? alla fin fine visto che di pubblicità dobbiamo morire (su questo non ci sono dubbi) almeno che sia un minimo interessante...

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