mercoledì, agosto 28, 2013

Cittadinanza per azioni

Oggi ripensavo a tutta questa classe politica mondiale, agli interessi e le speculazioni che ormai dominano, alle guerre mascherate da interventi umanitari (come succederà in Siria) per consumare missili e rifornire gli arsenali, alle case farmaceutiche che controllano la nostra salute, alle grandi distribuzioni alimentari che ci preparano la cena...
Questo lo scenario nella mia testa.
Poi ho pensato: vedi, una persona alla fine la puoi cambiare, la puoi educare, la puoi capire... una società per azioni no! Quella va per la sua strada e non la cambi. E' una macchina mangia soldi, succhia cervelli, plagia opinioni.
E allora mi sono detto: contrastiamo le società per azioni con una Cittadinanza Per Azioni!
Uniamoci e combattiamo come una grande holding-lobby i nostri avversari.
Mica ho capito perchè la crisi la debbano pagare solo i singoli cittadini e mai le grosse aziende e mai lo stato italiano...
Si finisce quasi in un paradosso.
Ricordo volentieri il (mio) paradosso-sillogicistico del politico italiano (secondo le indicazioni della manovra Tremonti): tutti gli italiani devono fare sacrifici - i politici italiani non si sono tagliati gli stipendi - i politici italiani non sono italiani.
Tornando però a bomba sul titolo del post: cittadinanza per azioni. Ovvero diventare una forza economica ri-riconosciuta e farla valere. Una volta la comunità valeva qualcosa. Poi è stata declassata a semplice unione di singoli che si parlano poco, guardano la tv e sono facilmente manovrabili.
Ma eravamo noi che o no che avevamo "il potere d'acquisto"?
Eravamo noi o no che eravamo "l'opinione pubblica"?
Ed invece abbiamo lasciato che piccole e grandi major, istituzioni e conclavi ci comandassero senza replica.
Ci hanno resi individui, con la promessa della libertà di pensiero, e poi una volta smembrati come comunità controllati e resi innoqui.
Sotto false promesse si sono costruiti un metodo di controllo mascherato da libertà personale.
Un po' come il femminismo... ed ora le donne vogliono essere tutte indipendenti e a fare figli manco ci pensano... ma questo è un altro discorso avvelenato mio :D
Quello che volevo dire, e speravo di non essere logorroico, è che dobbiamo mettere da parte le bandiere "calcistiche" e diventare un ariete per sfondare il muro delle lobby e di questa politica statica e distruttiva.
Tutti insieme come una grande cittadinanza per azioni.

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