martedì, marzo 03, 2009

L'oro dei ricchi

Siamo in un "buon" periodo di crisi: conclamato. Lo senti nei discorsi in treno o in metropolitana. Prima non se ne parlava; erano solo numeri, statistiche, dichiarazioni, notizie di giornale. Invece ora la crisi te la racconta tua madre o il tuo vicino di posto in treno.

Parto da un antefatto dell'anno scorso.
Ero in giro per Bologna in auto e mi è capito di vedere per un po', ad ogni isolato dei palazzi, un negozio dedito alla compera dell'oro usato. La cosa mi ha lasciato perpelesso e le amiche con me mi hanno raccontanto che in città ne stavano aprendo tantissimi negli ultimi mesi. Peggio che i cinesi o i blockbuster!

Oggi mi sono ricordato di quell'immagine dopo aver contato le pubblicità dei "compro oro" su un free press. Troppe! Addirittura inserite due a due per pagina.
Certo i tempi cambiano. Il monte dei pegni c'è sempre stato. C'è stato il periodo dei cash and carry (ci andavo pure io a portare una pianola ed uscirne con un violino). Ma stanno aprendo franchising e questo è sintomatico perchè si traduce in richiesta del mercato e risorse da cui attingere.

Chi porta l'oro in questi posti immagino abbia esigenze di soldi, i più disparati ma soprattutto perchè i soldi non bastano più a far fronte alle spese sempre più alti in un paese che da l'aumento ai politici e ai manager e aumenta le tasse indirette (invisibili) ai contribuenti.
Parte di quest'oro viene recuperato e fuso per diventare di nuovo gioielli per chi se li può ancora permettere!
L'oro dei ricchi di domani è l'oro dei poveri di ieri.
(loro Dei ricchi)

Nessun commento:

Il mio peluche

Qualche giorno fa ascoltavo Vic e Marisa su radio deejay. La Mary ha raccontato di avere ancora il suo peluche che stringeva a se da adolesc...